Rimborsi dell’alluvione, l’Amministrazione Comunale di Nonantola chiede al Governo certezza sulle date - Comune di Nonantola

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Rimborsi dell’alluvione, l’Amministrazione Comunale di Nonantola chiede al Governo certezza sulle date

 

L'Amministrazione Comunale di Nonantola ha inviato una lettera ai Ministri Franco e Gelmini, al Sottosegretario Guerra e, per conoscenza, al Presidente della Regione Bonaccini.

Rispetto ai rimborsi dell'alluvione, abbiamo mantenuto finora la massima correttezza istituzionale e pacatezza, verso il Governo. Amministrazione e cittadini hanno completato la prima fase di ricognizione danni in tempi strettissimi, per poter quantificare i danni e accelerare l'iter. Abbiamo ricevuto rassicurazioni e letto annunci, che sono però ormai caduti in un silenzio ormai non più accettabile. Chiediamo a Roma date certe per l'erogazione dei rimborsi.

LA LETTERA

Egregio Ministro,

sono passati ormai oltre quattro mesi dall’alluvione che lo scorso 6 dicembre 2020 ha colpito il Comune di Nonantola e i suoi cittadini provocando considerevoli danni a strutture pubbliche e private.


Dal primo giorno la risposta della Protezione Civile regionale e nazionale è stata pronta e generosa: nel giro di una settimana, un visitatore ignaro avrebbe potuto notare, per le strade del paese, ben pochi segni dell’inondazione. Eppure, all’interno di case, imprese ed edifici pubblici, i danni sono stati ingenti per non parlare dei “segni”, meno visibili ma non per questo meno dolorosi ed importanti, che quanto accaduto ha lasciato negli abitanti: la ricognizione speditiva conclusasi il 20 gennaio stima in 80 milioni di euro i danni materiali, ripartiti tra 2584 abitazioni, 226 imprese e 834 segnalazioni di danni agli autoveicoli, a cui si aggiungono altri 10 milioni di danni al patrimonio pubblico (scuole, uffici, strade).

Lo scorso 30 dicembre abbiamo incontrato a Nonantola l’allora Ministro Boccia ed il Capo- dipartimento della Protezione Civile Borrelli, insieme al Presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini: con loro era stato convenuto un possibile iter per erogare i risarcimenti, attraverso la struttura consolidata e ancora attiva dell’Agenzia per la Ricostruzione post-sisma, così da poter dare risposte certe e in tempi celeri.

Le dimissioni del Governo Conte e l’insediamento dell’attuale Esecutivo Draghi hanno portato al cambiamento di entrambi gli interlocutori con cui era stato pattuito tale iter. Ciò nonostante, a seguito di un Suo incontro con il Presidente Bonaccini, siamo stati rassicurati sul fatto che l’attenzione su Nonantola non fosse mai venuta a mancare e che l’intervento legislativo necessario allo stanziamento delle risorse sarebbe stato inserito all’interno di un decreto di prossima approvazione, giustamente successivo al decreto Sostegni a favore delle categorie duramente penalizzate da un anno di Covid.

Quest’ultimo aggiornamento risale a fine febbraio. Poi più nulla.


Siamo consapevoli della complessità di un provvedimento che rischia di essere “uno dei tanti” nel nostro Paese frequentemente colpito da emergenze idrogeologiche, del fatto che siamo “solo” un piccolo paese della provincia modenese che conta poco più di 16.000 abitanti e ancor più siamo consci delle difficoltà che come Governo state affrontando a causa pandemia, ma Nonantola ha necessità di prospettive certe rispetto all’erogazione dei rimborsi a famiglie ed imprese alluvionate. Abbiamo bisogno di qualche certezza per non lasciarci sopraffare da angoscia, paura e soprattutto sfiducia nelle istituzioni.


Come ci ricorda la ancor viva esperienza del sisma, da cui ancora oggi non possiamo dirci completamente fuori (basti pensare che il Municipio con 6.000.000 di euro di danni pur essendo passati 9 anni ancora è chiuso in attesa degli interventi di ristrutturazione), la nostra Comunità è abituata a far fronte alle crisi tirandosi su le maniche, con operosità e solidarietà, ma Le assicuro che il combinato disposto di un anno di Covid ed alluvione rischia di colpire irreparabilmente i nostri cittadini non soltanto da un punto di vista economico ma anche sociale, psicologico e morale. Come Amministrazione Comunale, insieme ai cittadini e al volontariato, e con il contributo costante della Regione, abbiamo fatto del nostro meglio per assolvere ai compiti che fin qui ci spettavano, non soltanto nella prima fase emergenziale.

Il 7 gennaio tutti i ragazzi di Nonantola sono potuti rientrare a scuola, nonostante i quattro più grandi plessi scolastici del paese fossero stati invasi dalle acque (danneggiandone uno fino all’inagibilità). Entro il 20 gennaio, come detto in precedenza, abbiamo concluso la ricognizione speditiva dei danni, in modo da fornire al più presto una quantificazione. 53 famiglie hanno ottenuto il Contributo all’Autonoma Sistemazione, e sono state trovate sistemazioni per quei nuclei in difficoltà a provvedere autonomamente. Insieme al volontariato locale ed ai servizi sociali abbiamo sostenuto, anche attraverso le donazioni, i concittadini in estrema difficoltà. Ci apprestiamo ora a disporre dei quasi due milioni stanziati dalla Regione e delle risorse che la stessa ha stanziato per l’assunzione di personale a sostegno dei cittadini nell’iter dei risarcimenti. Tutto ciò rischia di essere vano, però, in assenza di una prospettiva non soltanto sui rimborsi, ma anche sui contributi parziali solitamente stanziati dalla Protezione Civile (i noti 5mila e 20mila euro per privati ed imprese ad anticipazione del rimborso finale).

Le parole, purtroppo, a quattro mesi di distanza non possono più assolvere alla finalità di dare un sostegno “immediato” ed “emergenziale”, alle famiglie già duramente provate dal covid. Pensi a nuclei di lavoratori autonomi, ristoratori, dipendenti in cassa integrazione che cercano da mesi di arrivare in modo dignitoso a fine mese e che con la batosta dell’inaspettata alluvione si trovano oggi a non riuscire ad anticipare il denaro che occorre per fare i lavori di ripristino: mi creda, le assicuro che sono tante, molte più di quanto non s’immagini e le vedo, le “leggo”, le incontro e le ascolto ogni giorno.

A nome di tutti, Amministrazione e cittadini, Le chiedo di fare quanto in Suo potere per velocizzare quanto più possibile l’iter dei rimborsi e di poter aver certezze ed informazioni sulla tempistica dell’iter per poter dare risposte certe ad una Comunità, quella di Nonantola, oggi più in difficoltà di altre, ma che, come sempre ha fatto, è pronta a continuare a fare la propria parte.

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