Acetaia comunale - Comune di Nonantola

Tempo libero | Acetaia comunale - Comune di Nonantola

Origini dell’Acetaia Comunale di Nonantola.

A Nonantola la produzione familiare dell’Aceto Balsamico rappresenta una tradizione che ha origini molto profonde, testimoniate dal fatto che già oltre cinquant’anni fa almeno venti famiglie del paese partecipavano con i loro prodotti al “Palio di San Giovanni” di Spilamberto, istituito nel 1967, secondo la testimonianza della signora Mirella Leonardi Giacobazzi, per molti anni “alfiere” della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena per la zona di Nonantola. Diversi furono i Nonantolani che ebbero l’onore di comparire ai primi posti delle graduatorie e in particolare la Comunità di Nonantola vinse il Palio nel 1971.  Se questi dati confermano la presenza di una tradizione nel territorio, un prezioso documento, di grande importanza per la storia delle tecniche di produzione, ha legato Nonantola all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena: si tratta di una lettera del conte Giorgio Gallesio, studioso e autore di opere di biologia e tassonomia vegetale, lettera che egli scrisse da Nonantola il 20 settembre 1839, descrivendo l’acetaia dei conti Salimbeni ed il loro metodo di produzione dell’aceto.  Nel 1997 per celebrare il ritrovamento di questo documento da parte del professor Enrico Baldini fra i manoscritti di Giorgio Gallesio, conservati nella biblioteca “Dumberton Oaks” della fondazione della Harvard University di Washington, fu organizzato un convegno di studi e una rassegna di Aceti Balsamici Tradizionali ad uso familiare prodotti nell’ambito del Comune di Nonantola. Da questa iniziativa nacque l’idea, proposta da Fiorenzo Dotti e Ombretta Piccinini, di dare vita ad una Acetaia Comunale. Nel 1999 il Consiglio Comunale approvò l’autorizzazione per la costituzione dell’Acetaia e la sede fu individuata nella torretta del palazzo comunale, appartenuto in passato a quella stessa famiglia Salimbeni, di cui Gallesio aveva descritto le tecniche di produzione dell’aceto. Si procedette al recupero dell’ambiente, compromesso da anni di abbandono, recupero a cui si dedicarono alcuni appassionati, che si costituirono poi nel gruppo “Amici e Cultori Nonantolani dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena”. A loro fu affidata la creazione e la conduzione dell’Acetaia, che ebbe da subito una batteria di sei barili e una botte madre, fornita di aceto al giusto livello di riempimento e in fase di maturazione, donata dalla signora Mirella Leonardi Giacobazzi. Una seconda batteria di sei barili, della ditta “Renzi” di Modena, fu donata dalla ditta “Idraulica Sighinolfi Albano S.r.l.” di Nonantola. Il signor Armandino Tosatti donò una botticella madre della capacità di ottanta litri piena di aceto giovane. L’inaugurazione avvenne il 3 ottobre 1999 alla presenza del sindaco di Nonantola, Stefano Vaccari, del Gran Maestro della Consorteria di Spilamberto, Professor Francesco Saccani, del presidente della Partecipanza Agraria di Nonantola, Fabrizio Zoboli. I componenti del gruppo di acetofili invitarono poi i proprietari di acetaie di famiglia ad offrire una quantità del loro prodotto, meglio se del migliore, per alimentare le botti della batteria nuova e la risposta fu generosa da parte di centottanta famiglie. L’Acetaia Comunale di Nonantola è stata fra le prime ad ottenere la certificazione, richiesta già dal 2003; questo le ha consentito di poter imbottigliare il prodotto come extra-vecchio presso il Consorzio A.B.T.M., seconda soltanto all’Acetaia Comunale di Spilamberto. Nel 2018 l’aceto della prima batteria ha ottenuto al “Palio di San Giovanni” il premio di Comunità.

Il gruppo “Amici e Cultori Nonantolani dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena” fu costituito dai seguenti componenti: Mirco Casari, Fiorenzo Dotti, Guido Dotti, Silvano Formenton, Mirella Leonardi Giacobazzi, Italo Pedroni, Emer Reggiani, Armandino Tosatti, William Zironi, Duilio Zoboli.  

L'acetaia comunale è chiusa al pubblico fino al termine dei lavori di restauro di Palazzo Salimbeni. L'acetaia didattica della Partecipanza Agraria di Nonantola è visitabile su appuntamento contattando il numero 059.549046 oppure la mail partecipanza.nonanto@libero.it

 

Pubblicato il 
Aggiornato il