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Cinque anni sono passati da quella mattina in cui si aprì una breccia sull’argine destro di Panaro in territorio di Castelfranco Emilia.
Le acque fuoriuscite raggiunsero presto la zona industriale di Nonantola, poi il capoluogo, la frazione di Casette e, seguendo la pendenza del terreno, arrivarono all’area del Torrazuolo per poi defluire, finalmente incanalate, verso valle.
Cinque anni in cui l’attività dell’Ente Locale non si è mai fermata per permettere che i cittadini fossero rimborsati dei danni subiti a seguito dell’alluvione, secondo le regole definite dalla Direttiva Regionale. Possiamo oggi annunciare che il 28/11/2025 è stata firmata la determina che ha concluso la fase di liquidazione dei privati, mentre le pratiche relative alle attività produttive e commerciali erano già state tutte lavorate entro il mese di settembre 2025.
Furono 1.731 le domande presentate da privati cittadini. Detratte le domande non riconoscibili per abusi edilizi, vendita dell’immobile o richieste di rimborsi non previsti dalla normativa, oltre a quelle per cui non sono state presentate fatture attestanti lavori di ripristino o acquisti, sono state liquidate complessivamente 1.497 domande, per un ammontare di 12.470.000 euro.
E' invece di 2.819.000 l'importo liquidato per i rimborsi alle attività produttive. A questi si aggiungono circa 1,3 milioni di euro di risorse regionali straordinarie distribuite nel 2021 e nel 2022 per situazioni di particolare disagio, per i mezzi di trasporto, per le spese minute e come sostegno agli extra costi per le spese energetiche.
È stato un lavoro lungo e delicato, che ha richiesto particolare attenzione: dalla raccolta delle domande alle istruttorie, fino alle liquidazioni. Per questo l’Amministrazione comunale desidera ringraziare tutto il personale che ha lavorato e si è avvicendato nell’Ufficio Alluvione.
Non vanno mai dimenticati gli ingenti danni che l’alluvione ha arrecato al patrimonio pubblico. Solo fra impianto di cogenerazione, le tre scuole coinvolte (di cui una resa completamente inagibile), palestre incluse, sono stati spesi oltre 2 milioni di euro nei lavori di ripristino, che fanno del Comune di Nonantola uno fra i soggetti maggiormente danneggiati.
Ci preme ricordare che grazie alla collaborazione fra cittadini e amministrazione, un mese dopo quella terribile domenica i nostri studenti poterono tornare nelle loro classi e l'impegno di numerosi volontari fu determinante per ripulire non solo le case allagate, ma anche le aree pubbliche.
In questi cinque anni si sono susseguite diverse riflessioni, prima fra tutte quella sui cambiamenti climatici e sugli eventi atmosferici conseguenti. Nonantola, le Marche, laToscana, la Romagna, il Piemonte, la Sicilia; e fuori dai confini nazionali Germania, Francia, Spagna. E’ innegabile serva un piano nazionale serio, interventi strutturali e investimenti concreti per mettere in sicurezza il territorio dalle criticità idrauliche e idrogeologiche.
Per questo continuiamo a chiedere agli enti competenti di mantenere gli impegni presi sulla messa in sicurezza del tratto fluviale che interessa Nonantola, i cui argini hanno mostrato negli anni fragilità . È necessario uno studio approfondito, una progettazione ampia e finanziamenti all’altezza della situazione.
Gli interventi efficaci e duraturi richiedono responsabilità , competenze e capacità tecnica.
Disinformazione, sciacallaggi e strumentalizzazioni politiche — purtroppo sempre presenti — non rendono il territorio più sicuro e non aiutano i cittadini.
Chi oggi punta il dito contro il Comune farebbe bene a ricordarsi chi ha realmente il dovere di finanziare e pianificare la sicurezza idraulica del territorio.
Noi non ci siamo mai nascosti né sottratti dal fare la parte di nostra competenza, prendendo spunto da questa brutta esperienza per guardare al futuro.
Il nuovo piano urbanistico vede tra i propri assi strategici il contrasto e l’adattamento ai cambiamenti climatici; oltre alla resilienza del territorio. E' stato poi di recente rafforzato anche il servizio volontario di Protezione Civile con la costituzione del nuovo Gruppo Comunale, tanto utile in caso di emergenza quanto fondamentale sentinella per il monitoraggio periodico del tratto arginale (controllato più volte l’anno) e con continuità durante le allerte.
Con lo stesso senso di responsabilità che ha guidato questi anni di lavoro, senza ricerca di clamore e rifiutando la polemica, continueremo a lavorare con trasparenza, impegno e fare costruttivo per garantire ai cittadini di Nonantola la sicurezza e tutte le tutele che meritano.
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Ultimo aggiornamento: 06-12-2025, 11:28
